Un gatto e un cane mi ricordano che quando si parla non è mai a sproposito.
Sentono.
Elaborano, e a loro modo rispondono.
Con i neonati si parla più lentamente credendo di essere capiti meglio. Ma quando canticchi veloce una filastrocca ridono a crepapelle.
Sguardi e sorrisi diventano per tutti strade, anche quando le parole vengono meno.
Non è la velocità delle cose dette la chiave di volta. È l’intenzione, che ferisce oppure lenisce. Rapidamente, o in modo indolente e solenne.
L’intenzione che regala la felicità senza un perché.
E allora mi sono detta che posso parlarti. Ti chiedo giusto due cose, e risponderai a tuo modo.
Perché ti sento, e bisogna fidarsi delle emozioni.
Non è la velocità delle cose dette la chiave di volta. È l’intenzione, che ferisce oppure lenisce. Rapidamente, o in modo indolente e solenne. Ho ripetuto le tue parole perché le sento come una verità profonda a cui ci si pensa poco, o almeno io non ho pensato molto a questo nella mia vita e invece era una buona guida. Grazie. Che sia un buon anno seguito da tanti anni altrettanto buoni con noi.
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